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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Fuori da qui

Due notizie di oggi mi hanno fatto pensare. La prima: le 926 firme false (molti siti le hanno pubblicate, qui segnalo Repubblica ; non bisogna essere grafologi per capire che ha firmato sempre la stessa mano) inventate per poter presentare la lista di Formigoni alle ultime elezioni regionali. Formigoni con quelle firme è tornato governatore: non ho letto da nessuna parte almeno qualche riga di scuse. Nemmeno il suo sito ufficiale ne parla: lì però ci si può trovare un fine ragionamento sul fatto che Palazzo Lombardia sia più alto della torre Unicredit di Porta Nuova, perchè l'antenna evidentemente non vale ( leggi ). La seconda: il banchiere Profumo, quando era Amministratore delegato di Unicredit, pare abbia escogitato soluzioni di ingegneria finanziaria causando un danno all'erario di svariati milioni di euro. Politica ed economia (o finanza?): due strumenti che dovrebbero essere al servizio della collettività, ma che diventano supporto ad interessi personali. Quelle di

C'è chi legge ancora di Alessia...

Ieri, dopo aver messo a letto le bimbe Alessia e Lucia, curiosavo dopo le 23 nel web, giusto per rilassarmi un po'. Navigando qua e là sono passato anche per la pagina delle statistiche di questo mio blog; ho potuto vedere (con un sottile senso di soddisfazione, non lo nego) che vengono ancora letti alcuni post vecchissimi che raccontano la nostra storia assieme ad Alessia. Quei post sono i capitoli di un piccolo libro che avevo scritto per lo scorso Natale, passato un anno dalla nostra avventura di vita, e lo avevo stampato e regalato ad amici e persone care. Scrivere quelle pagine è stato più che altro viaggiare dentro di me. Ho pensato allora di mettere sul blog la possibilità di scaricare il file pdf del libro cliccando su questo link. Se qualcuno vuole farmi sapere poi se lo ha letto e cosa ne pensa, può commentare il post o scrivere al mio indirizzo mail .

Reduci

Oggi sono andato ad una festa di "reduci". "Reduci" della Terapia Intensiva Neonatale di Niguarda, compagni di avventura o di incubatrice di Alessia. Una ventina di bambini i cui destini si sono incrociati nei primi mesi del 2010 dentro un ospedale e che, a modo loro, ce l'hanno fatta. Ho guardato nei loro occhi, ho seguito i loro passi incerti e ascoltato le loro prime parole: dentro ogni gesto, dentro ogni suono ci ho visto tutta la voglia di vivere di cui sono capaci. Grazie a tutti questi "comici, spaventati guerrieri" in miniatura, per dirla come il titolo di un libro di Stefano Benni. Sono tornato a casa più cosciente di come sia bello, difficile, importante, vivere: anche quando non ci si crederebbe mai.