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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Comandano i mercati?

Piccola premessa al post di oggi Non ce la faccio più... La goccia che ha fatto riempire il bicchiere è stata questa: sentire che la gestione della crisi di governo di questi giorni (ossia silurare il premier Letta per promuovere a premier Renzi con gli stessi signori che sostenevano Letta) è dettata dai mercati. Oltre anche ad altre motivazioni: stranamente tra queste non compare l'invasione aliena. Ma è possibile sacrificare le regole della democrazia e della rappresentatività parlamentare solo per inseguire questi benedetti mercati? Sembra proprio di sì. Ma questo ha risvegliato in me lo spirito latente di Pierre, che ormai sopiva da tempo. Non disegnavo più vignette dai tempi dei giornali parrocchiali e di zona. Ma ora non c'è più motivo per non farlo: l'alternativa, guardandomi attorno, sarebbe solo quella di piangere a dirotto. Meglio strappare un sorriso, prendendo comunque le distanze da una folle realtà.

Ciclista blues

Io qui invano che traffico nel traffico, oh yeah uomo, ruote, catena, luci e telaio; riga gialla che traccia la mia strada, oh yeah, ma c'è poi la moto che col suo moto, mi mette in moto un moto contro le moto, oh yeah; e la ciclabile ormai, sai, non è più ciclabile ma solo pista e terra di conquista, oh yeah. E poi che fila di file in doppia fila, oh yeah, e filo la fila, filo qualcuno se mi infila; se l'auto è mobile perchè se ne sta immobile, oh yeah col suo lampeggio di frecce intermittenti per quelle frecce io più non sfreccio, no, non sfreccio, oh yeah; e non si apra mai davanti a me una porta, perchè una porta non sai mai dove ti porta, oh yeah. Oh madonna, madonnina del Ghisallo, oh yeah indica tu la strada che mi farà strada; dammi quel casco che mi salva quando casco, oh yeah; tu che sei la luce, su accendi la mia luce, tirami il freno se guido senza freno oh yeah; fammi ritornare, baby, fammi sempre ritornare c'è almeno un cuore che è stan