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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Parola di Olumenebuna. Anno nuovo

Il saggio Olumenebuna dice: "Anno nuovo, vita nuova, girovita nuovo, pantaloni e gonne nuove. E, ricordate, che anno bisesto, anno dodicesimo."

AUGURAP!

Tu scendi dalle stelle o re del cielo, poi nasci nelle stalle, al freddo e al gelo. Allora sì che c’era il gelo. Gelosi siamo noi non del tuo gelo, non delle stalle ma delle stelle. Mi hanno detto che le hai fatte luminose et belle. Astri del cielo pieno di astri così come in Olanda è pieno di Astrid. Auguri auguri auguri e speriamo che duri sereni siano i cieli, siano i tempi poco duri. Regali regali anche a chi non è regale regalare un regalo a un regale non è regalo reale. A mezzanotte sai che io ti incontrerò Babbo Natale con le renne. E stringerò la musica di Ardez* mentre cercherò il nastrino che splendido il pacchetto nastrerà. E sia la pace e non un giorno di pece. E non sia il pesce la sola star della vigilia, ma cuori, cori, e molto zucchero a velo per te che stai con noi o re del cielo. * Ardez è la nuova icona del rap metropolitano degli anni 2010. Potete ascoltarlo di mattina, presto, su CaterpillarAM, radio 2. Ascolta il rap AUGURAP qui h

Parola di Olumenebuna. Chirurghi

Il saggio Olumenebuna dice: "Quello che invidio ai chirurghi è di riuscire ad essere alle 11 in sala operatoria con un pezzo di rene in mano e poi alle 13 in mensa a mangiare un rene trifolato."

Adeste fideles...

Signor Matteo Salvini, signor Ignazio La Russa, signora Mariastella Gelmini. Ho visto le immagini di Rozzano, dove siete lì con le bandiere, i volantini e il presepe. Sì, volutamente ho messo ultimo nell'elenco il presepe. Sono triste; triste nel vedere che si vuole utilizzare anche la natività per semplificare messaggi, lanciare slogan, fare notizia. Lo dico da cattolico che prova a fare il cattolico. Sono triste, perchè si torna ancora una volta a fare battaglie sui simboli, dimenticandosi che sono solo simboli. E questa volta tiriamo in ballo la natività, che ci ricorda che il figlio di Dio è nato nella povertà, mentre era profugo in fuga da chi lo voleva colpire, senza nessuno che lo accogliesse. E' la storia che si ripete, vero? Se proprio c'è un luogo sicuro dove non vi toccheranno mai il presepe, ecco, quello è il vostro cuore. Preparare il cuore ad accogliere il Dio povero e profugo nel nostro personale presepe è un'idea originale; e poi