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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Il manoscritto di Palestrina

Si narra che un signore di mezza età, vagando a zonzo per le vie cittadine, decise, per motivi che non ci sono affatto chiari, di entrare in una chiesa milanese dal vago sapore tardo-romanico. Giunto in una delle piccole stanze e cappellette della chiesa, trovò un crocifisso dipinto su una trave di legno, di dubbia origine ferroviaria. Si narra anche che il crocifisso gli ispirò alcune parole che lo stupefatto signore scrisse su una pergamena anonima, che fu poi di recente ritrovata per caso nella chiesa durante le pulizie di Pasqua, tra qualche vecchio numero di Famiglia Cristiana e fogli di un quotidiano non proprio ortodosso. Questo il contenuto del manoscritto, con il quale vi auguro una serena Pasqua. Soo minga puu cume díll, anca perchè sunt minga bun de fáss capí, se vi alter me scultè no. Alúra v'el disi inscí, ve parli in quèst dialètt, anca se pudaría díll in turinès, in francès, in swahili e anca in cinès. Mi sunt chí, tacá sü a questu lègn, cunt i mè b