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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Racconto di Natale 2016

Quanto odio i censimenti... Già: devi prendere i tuoi quattro stracci e metterti in viaggio: e tutto questo solo per dire a qualcuno che esisti, che lavoro fai, dove vivi, e anche quanto ti possono pelare con le loro tasse. E ci vogliono vedere tutti; ognuno di noi deve essere guardato, riconosciuto, registrato sui loro libri. Per questo deve venire con me anche Maria. Mia moglie. E Maria aspetta anche un figlio.  Solo che non è mio. Sì, non è mio e io sono solo una copertura. Prestanome di una luce immensa, forse un angelo, dice lei, certamente di qualcuno di troppo grande. Non mi convince questa faccenda, è ovvio, ma amo troppo Maria per lasciarla. Così siamo qui, io a smoccolare per il freddo e lei col pancione seduta su un asino e trascinata qua e là per dimostrare a chi ci governa che noi, semplicemente, esistiamo. Fa freddo, in Palestina, quest’inverno. Meno male che domani si firma e si torna a casa. Serve solo trovare un letto per una notte; del resto