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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Il calendario dell'Avvento - 1 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 1 DICEMBRE: Aforisma del saggio Olumenebuna Il saggio Olumenebuna dice: "Grazie a Dio credo in Dio. Se credessi alle religioni, sarei ateo."

Non ci abbandonare nella tentazione

E non ci abbandonare alla tentazione di vivere i nostri giorni tutti uguali rincorrere finanze planetarie stracciando vesti ai nostri ideali. Di misurare il bene in dare avere e il resto vada tutto in fanteria o conquistare poi vite e saperi anche con l’uso dell’artiglieria. E non ci abbandonare alla tentazione dei falsi dei e di false religioni che lasciano le menti devastate da palle che non sentono ragioni. Di chi offre paure a basso costo e vende soluzioni a tutto tondo, chi vuole muri eretti nella vita, chi crede che sia piatto questo mondo. E non ci abbandonare alla tentazione di corpi che non sanno cos’è il tempo, eterni monumenti imprecisati da siliconi, ciprie, e dal cemento. Di ego tronfi dietro ad uno schermo, nani, danzanti, prolissi e festanti, di bulli e pupe malserviti a pranzo, di cerimonie autocelebranti. E non ci abbandonare alla tentazione di evangelisti dell'ultima ora, e di rosari da risnocciolare in un presente da ora et labora.

Racconto d'autunno 2018

Camminare nei boschi d’autunno riapre gli occhi ai colori. Un passo dopo l’altro, sul sentiero arcobaleno di foglie, nel silenzio pacifico di un dopo pioggia novembrino. Mi chiedo se il paradiso sia più o meno qualcosa di simile. Il vento soffia tra foglie e rami, come se suonasse un immenso xilofono, dove le note e le frequenze cambiano dopo ogni mio passo. I ricci dei castagni sono come le persone che ho lasciato dietro ai miei passi: se vai oltre alle spine, c’è comunque una sorpresa per te. Più o meno inaspettata, più o meno abbondante. Faccio mio l’odore umido del muschio, che trova da vivere anche sopra il sasso più inospitale. Un sussurro di tramontana fa danzare nell’aria una foglia di quercia, come fosse uno spettacolo messo in cartellone solo per me. Mi fermo ad osservare il ballo della foglia, mentre con il mio fiato disegno nuvole di vapore che fanno da quinte ad un sipario di tronchi e rami. La foglia riassume in sè tutti i colori che mi hanno già sazi