Tra poco più di un un mese si spalancheranno le urne per potere dire la nostra sul referendum costituzionale. Mi rendo conto che questi argomenti sono alti, complessi, anche tecnici e non alla portata della casalinga di Voghera, ammesso che esista ancora o sia mai esistita. E infatti non mi butto su quel terreno. Mi rendo conto anche che ormai siamo al dibattito politico portato ai livelli di tifo da stadio, dove illuminati politici e statisti la buttano sul votare per chiedere se salvare o meno il Nostro di Firenze, impippandosene dei contenuti della riforma proposta. Per fortuna pochi giorni fa ho partecipato ad un dibattito, tecnico e non sponsorizzato da fronti del sì o del no, per capire le ragioni di questo voto. E proprio lì mi sono convinto che, per votare con coscienza, dobbiamo lasciare perdere i dibattiti e farci invece un'idea (informandoci su fonti indipendenti) su COSA ci chiedono e COME ce lo chiedono. A quel punto ci rimane solo da decidere quale sarà...