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Visualizzazione dei post da 2021

Neve - Racconto di Natale 2021

Neve è un cane di taglia media con pochi anni sulle zampe. E’ un labrador bianco con due occhi che ti fanno innamorare; ha vissuto abbandonato da qualche mese nelle immense campagne vicine alla città.  Il suo vecchio padrone infatti era morto da poco solo, nella sua casa isolata, con la sola compagnia delle galline e del maiale tritatutto. Da qualche giorno però Neve ha incontrato un ragazzo. Il ragazzo non arriva a sedici anni ed è solo come lui. Ma, si sa, tra anime belle scatta subito l’intesa. Neve è molto intelligente, ma non ha la minima idea di cosa sia il Natale. Il ragazzo invece sì e, proprio per questo, vorrebbe trovare qualcosa da regalare al suo amico cane. Ma, purtroppo, al momento non ha nulla; solo i vestiti che indossa, strato su strato. L’inverno quest’anno non scherza e il freddo mette a dura prova gli antigelo nei radiatori e la linfa negli alberi. Il ragazzo è stanco di continuare ad aspettare, anche se Neve gli fa sentire meno pesante il senso del tempo. Ecco allo

Pensieri profondi

 

Sequenze

E così Bob si trovò di nuovo, dopo undici anni, sulla porta di ingresso di una sala di terapia intensiva. Un film che lui aveva già visto, anzi interpretato, che aveva archiviato nella memoria e mai abbandonato. Meccanicamente allora riprese in mano le protezioni per entrare e seguì quei gesti che non si dimenticano mai dopo che per una volta che li hai fatti nella vita. Già, proprio come andare in bicicletta: se hai imparato una volta, rifarlo viene da sè. In sequenza indossò così i calzari, il camice, la cuffia e i guanti in lattice. Era la sequenza inversa rispetto a quella che ricordava di avere sempre seguito undici anni prima. Curioso, pensò. Mentre si sistemava la mascherina su naso e bocca, un dottore gli si avvicinò. “ Sta per entrare nel reparto di terapia intensiva. L’operazione di sua madre è andata bene, questo glielo posso dire. Adesso vediamo come prosegue il postoperatorio .” “ Bene ” disse Bob. “ Guardi - bisbigliò ancora il dottore - il reparto è un po’ particolare.

Sala d'aspetto - Racconto d'estate 2021

Sono in sala d'aspetto. Ci sono da una vita. E quindi aspetto, cosa volete che faccia? Mi tocca attendere e allora aspetto, in modo diverso, cose diverse. Così aspetto un treno, ma non come aspetto mia figlia che torna a casa. Aspetto che si raffreddi il the, ma non come aspetto di scrivere una lettera importante. Aspetto una telefonata, ma non come aspetto di vedere la neve cadere d’inverno. O aspetto un giudizio importante non proprio come aspetto che arrivi il postino. Già... Vivere ti insegna a fare una classifica di cosa vale la pena attendere e cosa meno. Adesso l'importante è farmi venire in mente una mossa brillante che stupisca il mio futuro, con cui sto giocando da sempre una eterna partita a scacchi. Provo a spiegarmi: poco fa ho messo un mio cavallo di traverso a proteggere la mia regina, perchè avevo immaginato un attacco diagonale del futuro con il suo alfiere. E lui?  No, non ha spostato l'alfiere, ma ha fatto una mossa da manuale mettendo il mio re in scacco

Lo hanno fatto per soldi

Sta per finire anche questa mia giornata. Apro il sito web di uno dei maggiori quotidiani italiani, quasi come fosse un modo decente di prepararsi alla notte togliendosi le ultime curiosità su cosa sia successo. Leggo che la funivia del Mottarone aveva i freni disabilitati: lo hanno fatto per soldi. Leggo che venivano buttati sui terreni coltivati fanghi tossici, e un tecnico se la commentava al telefono dicendo "Penso al bambino che si mangerà questo mais": lo hanno fatto per soldi. Sarà banale, ma quando il rispetto viene sotterrato dal guadagno, ecco, lì c'è un capolinea dell'umanità. Proverò a dormire stanotte, anche se questo egoismo tristemente mi prende la gola.

La formazione (feat. Marco Ardemagni)

Eccoci qui,  dopo 10 anni, a ritirare fuori i drappi nerazzurri nascosti, anzi, riposti con cura nei cassetti dei sogni. Per l'occasione ospito sul blog un piccolo scritto del mio amico Marco Ardemagni con cui ho sofferto, calcisticamente parlando, negli ultimi due lustri. Buona lettura e in alto i calici. La Formazione Un giorno lontano, quando tutto questo sarà solo un ricordo reciteremo a memoria la formazione dell’Inter del ‘21 e sarà come riaprire un pacchetto di mascherine: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Eriksen, Brozovic, Barella, Perisic; Lautaro Martinez, Lukaku; i ragazzi in nerazzurro che hanno messo fine all’impero bianconero. Di ognuno di loro ci sarà restituita un’immagine, una memoria, un tiro, un gesto o uno scatto. Ripenseremo a quanto il loro impegno ci ha tenuto attaccati a una cosa così futile e così importante, come l’individuazione dei più forti su un campo da calcio.  Così sorrideremo, tornando a loro e quindi alle nostre occupazioni con una

25 Aprile 2021

 

Father and Son (Racconto di Pasqua 2021)

Siamo nell’orto del Getsemani, in una sera tranquilla, senza refoli di vento. Le stelle lampeggiano dai loro punti all’infinito. Gerusalemme, oltre le mura, sembra percorsa da una strana energia. Sotto gli ulivi del Getsemani undici persone dormono: le loro gambe e i loro occhi hanno chiesto di fermarsi. Un uomo, solo, angosciato per la sua vita, alterna singhiozzi a forza interiore e si confida con suo padre. Nell’orto c’è anche un altro uomo, che va oltre quel tempo, preso in prestito da un altro secolo. L’uomo ha tre nomi: si chiama Steven Demetre Georgiou, anche se altri lo chiameranno Cat Stevens e lui si ridarà il nome di Yusuf. L’uomo porta con sè uno strumento musicale, a corde, simile all’antica cetra: ecco che pizzica le corde e incomincia a suonare. Il padre e il figlio allora si guardano; gli occhi si inumidiscono e la loro voglia di abbracciarsi passa così attraverso una canzone*.   Father (Padre): It's not time to make a change Non è tempo di cambiare Just relax, take

Parentesi - Racconto di primavera 2021

Oggi ho visto le prime margherite. Anche se erano solo quelle di uno spartitraffico di un viale di città, ma sono bastate a dirmi che siamo tutti qui, pronti a ricominciare. Il sole mi urla di uscire, il vento spolvera il grigio delle nebbie e aderisce alla forma dei nostri corpi. Quante margherite abbiamo contato assieme, Giulia, ricordi? Sei stata una parentesi, lo so. Ma una sola parentesi non serve a nulla: rende indecifrabili le frasi quando scrivi. Rende impossibili le equazioni, mischia la sequenza delle quattro operazioni. Le parentesi esistono solo a coppie, e dentro il loro abbraccio c'è tutto il senso di quello che racchiudono. Saranno le margherite, sarà lo spartitraffico... Ma io sono qui, tra i pollini e il vento, e aspetto. Perché so che da qualche parte ci incroceremo ancora, e tra le nostre parentesi scriveremo le nostre parole, così vere che chi non aspetta la primavera come noi, nemmeno se le sogna.

Scrittore di universi

Se avessi le parole giuste per incidervi tra le stelle sarei scrittore di universi. Non servono allora parole ma solo i nostri ritmi delle ciglia e dei cuori per scoprire che l’universo procede solo senza confini di noi e voi. Nell'8 di Marzo 2021. Grazie, ragazze, e che sia una vostra buona festa.

My funny Valentine

È facile, maledettamente facile parlare d'amore. Ma è invece difficile, maledettamente difficile far parlare l'amore.

L'eccellenza a teatro

Anche in questo scritto provo a buttare giù un pezzo teatrale. Che sia un dramma, una commedia, una satira ora non lo so: dipenderà dal finale che il fato ci riserverà, e che è ancora aperto. Scena 1 - La Moratti dove la metto? Voce narrante maschile: Letizia Moratti verso la vicepresidenza della Regione oltre che nuova assessora regionale al Welfare. Anche se nella lunga trattativa ancora in corso per il rimpasto della giunta guidata dal governatore Attilio Fontana si starebbe studiando pure l'istituzione di una carica di alta rappresentanza, che consentirebbe di non retrocedere l'attuale vicegovernatore Fabrizio Sala, che è il capodelegazione di Forza Italia in giunta. Alla Moratti resterebbe anche la delega alla Ricerca biomedica che inizialmente doveva essere assorbita dall'attuale assessorato del forzista Sala". Scena 2 - E Gallera dove lo metto? Voce narrante femminile: Più complicata, invece, sembra la partita della composizione del puzzle delle deleghe degli al