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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Misero (monologo di Pietro)

Sì, io per tre volte ho risposto di no. Tre volte. Poi un gallo ha cantato ed ha messo fine a questa mia serie. Tre come il numero che è unione dei primi due, tre come il Padre, il Figlio e lo Spirito, tre come le tre del pomeriggio in cui è morto il Cristo. I numeri ritornano, spesso, in modo incredibile. Ritornano anche con noi, che lo abbiamo seguito fin qui: eravamo in dodici. Dodici come le tribù di Israele. Quando il gallo ha cantato, dopo i miei tre no, ho capito con le lacrime quanto sono misero. E solo tre di quelle lacrime hanno rigato il mio volto, arrivando poi alla mia bocca. Le ho gustate ed erano salate. Io dovrei essere sale della terra e invece sono solo miseria. Sì, sono misero. Misero. Misero. Tre volte. NdA. Che sia una serena Pasqua per tutti voi. Vi abbraccio PS: altri racconti ispirati ai personaggi legati alla morte e la resurrezione di Gesù sono questi 2012 - Giuda https://bobbysquare.blogspot.com/2012/04/ho-sbaglia-lamento-di-

Eucaristia

Al volgere del mezzogiorno l'uomo vide la cesta con i pani e la rovesciò. La donna che lo accompagnava camminò sopra i pani. Il giovane vicino a lei prese il pane, lo spezzò, lo buttò a terra per non darlo a nessuno. Il governatore, quella volta, vide e non disse nulla. NdA Non so in quale tempo stiamo per vivere. Non so perchè continuiamo a vedere nell'altro, indistintamente dalla persona, un nemico. So però che, in questi casi, la vuota ideologia vive mentre l'umanità muore. Il video cha mi ha suggerito queste parole lo potete vedere qui https://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-protesta-a-torre-maura-calpestano-i-panini-destinati-ai-rom-accolti-nel-quartiere/331131/331729