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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Racconto di Natale 2020

Tra il materiale rinvenuto dopo l’ultima esondazione del torrente Seveso, è stato trovato un testo teatrale manoscritto non databile ed appartenente ad autore sconosciuto, che metteva in scena i dilemmi di San Giuseppe, a pochi giorni dalla Natività che ha cambiato la storia. Ve lo riporto integralmente e ve lo offro come dono di Natale particolare in questo particolare 2020. Penombra. Giuseppe è in mezzo alla scena. Alza la testa e guarda fuori dalla finestra, muovendosi come in cerca di qualcuno con cui parlare. GIUSEPPE: Caro il mio Dio, ti devo dire che la trovata dell’Angelo proprio non mi convince. DIO (voce fuori campo): Cosa c’è che non ti torna? GIUSEPPE: Quel Gabriele, sai? Lo hai mandato da Maria, la mia ragazza, la mia donna, la mia sposa. Non so neanche più come chiamarla e che ruolo abbia nella mia vita. E’ stata tua l’idea? Tua, che raccontavi di non desiderare la donna d’altri? DIO: E’ il mio disegno sul mondo. GIUSEPPE: Ok, ne hai facoltà. Solo sarebbe stato carino

Frattali - Racconto d'inverno 2020

 “Se guardi un ramo di un abete, ma solo se lo guardi attentamente, riesci a vedere che ogni rametto contiene in sè la stessa forma dell’albero di cui quel ramo è una piccola parte. Se poi l’inverno è buono e ci regala la dama bianca, allora lascia quel maledetto smartphone e prova a camminare nella nevicata. Fermati sotto l’abete e comincia a guardare i fiocchi che accarezzano i suoi rami.  Non vederli, ma guardali: ti accorgerai che ogni piccola punta del fiocco contiene in sè la stessa forma del fiocco di neve di cui è una parte. Fermati allora sotto l’abete con la neve e comincia poi a guardarti dentro: vedrai che ogni tua piccola parte, ogni tua cellula, ti appartiene, ti contiene e dà forma a quello che tu sei, per come lo sei, nell’universo. Lo stesso universo dell’abete e del fiocco di neve. Non ti sembra un buon motivo per staccarti dal virtuale e buttarti un po’ dentro il reale?” “Sì papà. E spero che nevichi presto.”