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Visualizzazione dei post con l'etichetta politica

Comandano i mercati?

Piccola premessa al post di oggi Non ce la faccio più... La goccia che ha fatto riempire il bicchiere è stata questa: sentire che la gestione della crisi di governo di questi giorni (ossia silurare il premier Letta per promuovere a premier Renzi con gli stessi signori che sostenevano Letta) è dettata dai mercati. Oltre anche ad altre motivazioni: stranamente tra queste non compare l'invasione aliena. Ma è possibile sacrificare le regole della democrazia e della rappresentatività parlamentare solo per inseguire questi benedetti mercati? Sembra proprio di sì. Ma questo ha risvegliato in me lo spirito latente di Pierre, che ormai sopiva da tempo. Non disegnavo più vignette dai tempi dei giornali parrocchiali e di zona. Ma ora non c'è più motivo per non farlo: l'alternativa, guardandomi attorno, sarebbe solo quella di piangere a dirotto. Meglio strappare un sorriso, prendendo comunque le distanze da una folle realtà.

Luuuumbaaaard!!

Alzi la mano, tra gli elettori lombardi (non Lumbard, ma proprio tutti i Lombardi!) chi è convinto che alle elezioni regionali ci possa essere il ballottaggio se nessun candidato Presidente raggiunge il 50% nelle votazioni di domenica e lunedì prossimi. Bene, chi ha alzato la mano (l'avrei alzata anche io...) ha sbagliato di grosso; infatti, prima che la giunta cadesse, è stata approvata a larghissima maggioranza la legge elettorale lombarda che prevede l' elezione del presidente al primo e unico turno . La miniguida alle elezioni regionali, pubblicato sul sito della Regione Lombardia, lo spiega non troppo chiaramente, ma lo dice: guardate qui . A questo punto tutto diventa un gioco di probabilità : non avendo il ballottaggio, ci resta solo da fare un calcolo (di probabilità appunto) su chi secondo noi (o secondo i sondaggi, o l'oroscopo, o secondo Olumenebuna) saranno i due candidati A e B che se la giocheranno e puntare su A o B, visto che è permesso anche il ...

Così parlò Olumenebuna: messaggio elettorale

Tra chi scende in campo e chi sale in politica: io, modestamente, preferisco me, che rimango nel mio brodo galleggiando tra le cipolle e il sedano, mentre tengo tra le braccia uno Yorkshire terrier e lascio sullo sfondo la foto di tre minori, che fanno sempre tenerezza e portano voti. Se voterete per me e il mio Movimento nel Ventre, vi ridarò indietro tutte le tasse, tutte le faine e le istrici che avete dato; taglierò i tassi, poterò le querce, modellerò anche le siepi di pittosforo. Torquaterò il Tasso, Torquaterì il Tassì, Torquaterù il Tassù. Migliorerò l'ambiente distribuendo a tutti deodoranti ascellari, rilancerò l'economia grazie allo scudo fiscale, l'alabarda spaziale, il maglio perforante, la maglietta di lana. Aumenterò le pensioni e moltiplicherò addirittura gli ostelli. Taglierò le spese, specialmente le vostre, vietandovi di andare a far compere: taglierò i capelli, specialmente i miei. Costruirò nuove città, progettate apposta perchè ognuno potrà senti...

All'attacco!

Tra poco meno di un mese ci saranno le elezioni. Milano sta riempiendosi dei pannelli per la pubblicità elettorale e i pannelli stanno riempiendosi con i manifesti dei partiti e dei candidati. Si parte piano piano e poi, man mano che ci si avvicinerà alla data delle votazioni, gli attacchini appiccicheranno poster dappertutto sempre più velocemente. Ecco che, allora, da tutto questo staccaattacca possiamo tirare fuori un bel criterio per aiutarci a scegliere chi votare: non scegliere quei partiti o movimenti che faranno a gara per appiccicare i manifesti ovunque e anche sui pannelli destinati ad altre forze politiche, come se fosse una gara a chi urla di più. Penso che la libertà e l'onestà (tanto per citare frasi che ho letto su una sequenza di manifesti dello stesso tipo che tappezzavano un'intero gruppo di pannelli) passino anche da quei piccoli gesti. (la foto è tratta da www.giornalettismo.com)

Dammi un voto e ti levo il malocchio

Che differenza c'è tra un politico che fa promesse elettorali e un mago che vi propone come togliere il malocchio che qualcuno vi ha appiccicato addosso? A volte nessuna: specie quando tentano tutti e due di vendervi cose che non esistono. Faccio un esempio, uno tra quelli possibili.  Girando in bici in questi giorni, ad ogni angolo, in ogni via di Milano mi trovo davanti il faccione di Roberto Maroni che, su sfondo azzurro  (quello sfondo lì l'aveva però già usato qualcun altro, ma con in più le nuvolette bianche), mi ripete come nella sua testa ci sia solo la Lombardia. E' ovunque. Sempre lui, ma in un altro cartello, mi dice che, se trattiene il 75% delle tasse in Lombardia, si possono migliorare le pensioni. Peccato che sia una proposta impossibile da realizzare con l'attuale organizzazione dello Stato italiano: basta farsi venire il dubbio, cercare un po' in rete ed ecco spiegato, ad esempio sul sito lavoce.info, quello che stanno provando a vender...

Cosa Nostra

Non se ne può più. La nuova crisi di governo nasce da logiche di partito che sono tali e quali a quelle che ci sono tra i bambini del nido della classe di mia figlia Alessia. Almeno loro stanno giocando: quei signori che si dicono politici (e qualcuno pensa di essere anche uno statista, ohibò) invece fanno sul serio perchè hanno i loro interessi che devono sempre primeggiare su quelli comuni. O, se non fanno sul serio, dovrebbero allora andare a giocare tra i cubotti e il pongo assieme ad Alessia. La politica, ormai non ha etica, non è al servizio di tutti, dell'uomo, ma al servizio degli interessi di pochi che sono disposti a rovinare tutto per pararsi il culo. Le segreterie dei partiti, i seggi in parlamento, nelle regioni, i consigli di amministrazione delle società pubbliche: da molte inchieste ormai ne esce che sono gestite come oggetti privati, come Cosa Nostra. Anzi, Cosa strettamente Loro.