Siamo tornati qualche giorno fa dalla Corsica. Terra di mari e sabbie da sogno, di montagne aspre, di spazi aperti. Della Corsica mi affascina anche la storia: sempre oggetto di conquista da parte di popoli che ne hanno voluto fare in genere una base strategica, cacciando la popolazione locale e dimenticandosi anche di portare almeno sviluppo e benessere. I corsi hanno sempre dovuto rifugiarsi nelle parti interne, assistendo via via al cambio di potenza dominatrice che, però, aveva interesse solo alle coste. Anche oggi i corsi si sentono spesso abbandonati, come una provincia povera ai margini della nazione ricca. Hanno creato allora sigle che vogliono mostrare, in modi diversi e non necessariamente violenti, questo disagio. Ho immaginato allora di far scrivere uno di questi corsi... Mia Laurène, guardo questo cielo opaco di Parigi da un buco dove non passa neanche il vento, e condivido il mio poco e il niente di altri tre. Parigi che ti sembra così lontana, Parigi che è c...