Passa ai contenuti principali

Ciclovia 40!

Oggi ho preso la bici. Cercavo chilometri e tranquillità.
Sono salito in sella e ho cominciato a pedalare nella Milano quasi abbandonata.
Prima le ciclabili del Parco Nord, poi strada fino a Garbagnate, passando per il parco delle Groane.
Da Garbagnate passa la ciclovia 40, che costeggia il Villoresi fino al Parco del Ticino.
Si alternano sterrati ed asfalto, con il canale che, lento, ti accompagna dalla città alle campagne, al Ticino.
Ho visto cavalli, anatre, svariati uccelli di cui purtroppo non so il nome nè riconoscere i canti.
Sono tornato dopo 75 km stanco ma soddisfatto.
Soddisfatto delle gambe, della mia bici ibrida, dei luoghi che ho attraversato senza fare rumore.
Forse sono anche più pronto a vivere il domani.

PS. Il tracciato è un misto di sterrati e asfalto, principalmente sull'alzaia del Villoresi.
Lo consiglio a chi cerca un po' di pedale poco lontano da Milano e fuori dal traffico. Più ci si allontana dalla città e più aumenta il canto degli uccelli.
Bisogna solo fare attenzione ad una deviazione (bisogna lasciare l'alzaia per una strada trafficata) e ad un tratto di sterrato a Nerviano dove le protezioni in legno verso il canale sono danneggiate.
La ciclovia è ben segnalata. In alcuni tratti il percorso non è adatto ai bambini.












Commenti

Post popolari in questo blog

Lettera dalla prima linea - racconto di Natale 2024

Veloce, come una raffica di vento che sposta la bandiera da un lato all’altro dell’asta che la lega a terra... Così ogni mia giornata cambia rapida di direzione, sempre in allerta, come da quando mi hanno messo qui, in questa fetida vita di prima linea. E allora passo le mie notti e le mie giornate a immaginare quello che sarà di me tra qualche giorno, tra qualche ora, mentre spero che il destino non mi abbia preparato qualcosa di diverso. Così adesso scrivo queste poche parole per passare il tempo prima che qualcuno o qualcosa mi assalga, nella vigilia di un Natale che si presenta con poche speranze. A poca distanza da me da me ci sono altre persone che non conosco; alcune sono anche pronte a prendere la mia vita per mantenere la loro. In queste lotte tra nani e giganti ci affrontiamo credendo ognuno nel proprio dio, messo sul tavolo per mostrare chi ha quello più potente. Non so, non potrò mai sapere cosa sarà di me domani, se sarò a bermi un chinotto su un tavolo in piazza o in giro...

Sentinelle

Siamo impasto di atomi mischiato con i sensi, trascinati nel tempo e nello spazio con i nostri drammi ed i nostri scudetti. E siamo sempre in allerta, come sentinelle, pronte a dare la vita per salvare quei legami che ci fanno sentire umani.

Sotto questo verde blu d’Irlanda

Sotto questo verde blu d’Irlanda riabbraccio mia figlia partita da giorni, mentre il centro di Dublino sfidando la torre di Babele, punta l’infinito e squarcia il sole. Sotto questo verde blu d’Irlanda l’umanità si scambia birra e sorrisi. Violini, chitarre, flauti e banjo fondono in concerto l’odore della terra e delle strette strade che ti portano a casa. Sotto questo verde blu d’Irlanda  trovi un Dio che piange perché divide. E le bandiere, i murales, i simboli sono la sua moderna croce dove si uccide la pace tra gli uomini. Sotto questo verde blu d’Irlanda la strada scorre lenta, monastica, il piede percorre le alte scogliere dalla torre lo sguardo cerca il delfino o il puffin mentre un taglio di sole ti ribalta i colori. Sotto questo verde blu d’Irlanda  ho respirato, ho visto, ho cantato,  ho amato, odiato, bestemmiato, provando a scrivere un nuovo atto di questa commedia inspiegabile  che è la mia piccola, volgare, vita.