Ogni volta che arriva la Pasqua cerco di immaginarmi cosa possono aver provato tutti i personaggi che hanno vissuto i momenti della passione, della morte e della resurrezione di Gesù. Forse perchè più umana, più quotidiana, mi viene più facile parlare, anzi scrivere, della passione e dell'angoscia che accompagna quegli istanti Stavolta me la sono immaginata vista da Ponzio Pilato: quanto era convinto di quello che stava facendo? Quanto era, come Giuda e gli altri, una pedina necessaria di un disegno più grande? Non lo so. So solo che prendo quest'occasione per augurare una buona Pasqua a tutti voi. Ho deciso, io ho deciso che finisca quel sogno, che sparisca dai giorni dove io devo vivere tra queste case, tra la sua gente. E non voglio sapere, non vale proprio rischiare... Dimm ti, cara, mi se g’ho de faa mazzall hinn robb de matt mazzall mea poedi no. De giustizia parlèmm minga in questa tèra balurda, m’hann miss chi per guardàa cui suldàa e sett legio...