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La mia prima volta

Me la ricordo bene, come fosse ieri, quella mia prima volta.
Ero emozionato, molto emozionato.
Erano giorni che quel pensiero girava nella mia testa, occupandomi ogni attimo di mente libera.
Finchè non arrivò il momento di mettere in gioco tutto me stesso.
L’eccitazione mi prendeva le vene, i polsi, riempiva le tempie.
Era d’inverno; in me speravo che il freddo di quei momenti non mi giocasse un brutto tiro.
Dovevo fare piano, molto piano: non conoscevo quali fossero le sue reazioni possibili, perchè fino a quel giorno ne avevo solo sentito parlare.
Scelsi allora un basso profilo; non ci furono movimenti bruschi, niente scatti; solo delicatezza per assecondare i suoi movimenti.
Le mie mani, salde, seguivano ed accompagnavano il suo procedere lento.
Forse fu questa dolcezza il motivo del mio successo.
Forse per questo ricordo con affetto quella mia prima volta.
Sì, la prima volta che ho guidato il camper in montagna, sulla neve.

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