Passa ai contenuti principali

Preghiera di donna

Pader nòster
che te seet in del ciel,
sarà anca sant el to nòmm
su tuta la terra,
ma non indurre in tentazione
l’omm che passa de chì,
setà denter la sua machina.

Pader nòster,
fa’ che ‘l se ferma no da mi,
in questa nott de turmenta,
nott trista, che i me lacrim
gutten inséma al tempuràl.

Pader nòster
tu liberami dal male,
da tucc i bott che ho ciapàa,
da tucc i dì che m’hann scavàa,
per ogni òmm che m’ha dupràa.

------------------------------------------------

Padre nostro
che sei nel cielo,
sarà anche santo il tuo nome
su tutta la terra,
ma non indurre in tentazione
l’uomo che passa di qua,
seduto nella sua auto.

Padre nostro
fa’ che non si fermi da me,
in questa notte di tormenta,
notte triste, dove le mie lacrime
gocciolano assieme al temporale.

Padre nostro
tu liberami dal male,
da tutte le botte che ho preso,
da tutti i giorni che mi hanno scavato,
per ogni uomo che mi ha usata.


Scritta tornando a casa, in una sera di pioggia, dopo aver visto giovani donne costrette a vendersi ai bordi di una strada di Milano. 
A volte ci chiediamo dove sia finito Dio: probabilmente Dio, spesso, si chiede dove sia finita l’umanità.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lettera dalla prima linea - racconto di Natale 2024

Veloce, come una raffica di vento che sposta la bandiera da un lato all’altro dell’asta che la lega a terra... Così ogni mia giornata cambia rapida di direzione, sempre in allerta, come da quando mi hanno messo qui, in questa fetida vita di prima linea. E allora passo le mie notti e le mie giornate a immaginare quello che sarà di me tra qualche giorno, tra qualche ora, mentre spero che il destino non mi abbia preparato qualcosa di diverso. Così adesso scrivo queste poche parole per passare il tempo prima che qualcuno o qualcosa mi assalga, nella vigilia di un Natale che si presenta con poche speranze. A poca distanza da me da me ci sono altre persone che non conosco; alcune sono anche pronte a prendere la mia vita per mantenere la loro. In queste lotte tra nani e giganti ci affrontiamo credendo ognuno nel proprio dio, messo sul tavolo per mostrare chi ha quello più potente. Non so, non potrò mai sapere cosa sarà di me domani, se sarò a bermi un chinotto su un tavolo in piazza o in giro...

Sentinelle

Siamo impasto di atomi mischiato con i sensi, trascinati nel tempo e nello spazio con i nostri drammi ed i nostri scudetti. E siamo sempre in allerta, come sentinelle, pronte a dare la vita per salvare quei legami che ci fanno sentire umani.

Sotto questo verde blu d’Irlanda

Sotto questo verde blu d’Irlanda riabbraccio mia figlia partita da giorni, mentre il centro di Dublino sfidando la torre di Babele, punta l’infinito e squarcia il sole. Sotto questo verde blu d’Irlanda l’umanità si scambia birra e sorrisi. Violini, chitarre, flauti e banjo fondono in concerto l’odore della terra e delle strette strade che ti portano a casa. Sotto questo verde blu d’Irlanda  trovi un Dio che piange perché divide. E le bandiere, i murales, i simboli sono la sua moderna croce dove si uccide la pace tra gli uomini. Sotto questo verde blu d’Irlanda la strada scorre lenta, monastica, il piede percorre le alte scogliere dalla torre lo sguardo cerca il delfino o il puffin mentre un taglio di sole ti ribalta i colori. Sotto questo verde blu d’Irlanda  ho respirato, ho visto, ho cantato,  ho amato, odiato, bestemmiato, provando a scrivere un nuovo atto di questa commedia inspiegabile  che è la mia piccola, volgare, vita.