E non ci abbandonare alla tentazione di vivere i nostri giorni tutti uguali rincorrere finanze planetarie stracciando vesti ai nostri ideali. Di misurare il bene in dare avere e il resto vada tutto in fanteria o conquistare poi vite e saperi anche con l’uso dell’artiglieria. E non ci abbandonare alla tentazione dei falsi dei e di false religioni che lasciano le menti devastate da palle che non sentono ragioni. Di chi offre paure a basso costo e vende soluzioni a tutto tondo, chi vuole muri eretti nella vita, chi crede che sia piatto questo mondo. E non ci abbandonare alla tentazione di corpi che non sanno cos’è il tempo, eterni monumenti imprecisati da siliconi, ciprie, e dal cemento. Di ego tronfi dietro ad uno schermo, nani, danzanti, prolissi e festanti, di bulli e pupe malserviti a pranzo, di cerimonie autocelebranti. E non ci abbandonare alla tentazione di evangelisti dell'ultima ora, e di rosari da risnocciolare in un presente da ora et labora....