Così parlò il gran capo Crapa di Betulla:
"Se guardo fuori, o se giro per Milano vedo molti cartelli di affitto uffici, vendita case in cantieri nuovi, cartelli di società immobiliari appesi fuori dai cancelli.
Ma serve, ora, a Milano tutto questo cemento?
Una bella mattina mi sono svegliato, con il sole negli occhi e una strana idea in
testa, che già mi girava per la crapa da qualche tempo: visto che parlare di economia verde va
abbastanza di moda, perché non cercare un nuovo modo di applicarla anche
all’interno delle città ?
Ecco, ora spiego l’idea: ribaltare un po’ il modo di fare pianificazione
urbana. Prendere terreni edificati, abbandonati o da abbattere, o edificabili,
trasformarli in agricoli, suddividerli in lotti e darli in affitto ad ortisti
urbani.
E, perché no, creare una società “immobiliare verde” che si
occupi dell’acquisizione e della gestione dei terreni, dove possano trovare
posto anche persone diversamente abili.
Chissà se rimarrà solo una strana pazza idea di Crapa di Betulla.
Da quello che i miei saggi dicono, però, mentre è facile cambiare di destinazione i terreni da agricoli
in edificabili, è impossibile fare il contrario.
Che la metropoli da due milioni di abitanti, per ora,
rimanga nei sogni dell’ex assessore all’urbanistica Masseroli; sul cambiamento
di destinazione dei terreni edificati, Crapa di Betulla chiede aiuto a qualcuno che ne sa di più..."
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