Ormai ne sono certo: siamo destinati all'estinzione.
Non è necessario scomodare facili profezie di Nostradamus o riferimenti agli scritti dell'Apocalisse.
Basta capitare una volta, magari scoprendosi trascinati a nostra insaputa, dentro una chat di gruppo di una applicazione qualsiasi in voga oggi sugli smartphone; giusto per capirci, una roba tipo Whatsapp, per citare un esempio.
Tra frasi, domande, risposte, faccine, cuoricini, cazzi propri e altrui di tutti quelli tirati nel mucchio della chat di gruppo, la sensazione che i nostri giorni stanno inesorabilmente finendo è chiara.
L'unico modo per salvarsi è uscirne o, al limite, assumerne solamente una modica quantità giornaliera.
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