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Apps e non parole!

Tornando dal centro estivo con Lucia sul portapacchi della mia bici, ci infiliamo dentro i vialetti delle piste ciclopedonali del parco Nord.
Su un lato della ciclabile c'è lì, bello, nuovo, mai visto, una  catasta di pezzi di legno: un vecchio armadio? Un letto? Una scrivania?
Di sicuro spazzatura.

Tiro i freni, e ci fermiamo davanti al mucchio di legno.
"Lucy, adesso mi aiuti a fare una cosa utile?"
"Sì".
"Ti faccio fare una foto..."
Tiro fuori il mio smartphone ed apro un'applicazione per segnalare ad AMSA i rifiuti abbandonati.

Lo smartphone parla coi satelliti, così riesce a capire dove siamo.
Scrivo nell'applicazione i dati richiesti e poi passo lo smartphone a Lucy.
"Mi raccomando, una bella foto che faccia vedere tutta questa schifezza..."
"Va bene. A cosa serve?"
"La mandiamo ai signori che portano via la spazzatura..."
"Bene, papino..."
Lei scatta, mi ridà lo smartphone e io faccio partire la segnalazione.

Risaliamo in sella e ripuntiamo verso casa.
"Guarda, papino: sta arrivano dall'altra parte le mamma in bici..."

Abbiamo così imparato qualche cosa bella: che i bambini con gli smartphone e le applicazioni giuste possono fare qualcosa di utile; che il mondo si migliora di piùse lo cambiamo noi dal basso, nel silenzio dei piccoli gesti piuttosto che nello spettacolo della showpolitica urlata.

Domani e i prossimi giorni vedremo se verrà pulita quella piccola parte di parco: se sarà così avremo vinto un po' più di speranza per il futuro, perchè una bimba di 7 anni capirà che si possono fare piccole ma importanti cose che migliorano la vita.
Di tutti.


Postilla

Come vedete, basta poco, basta non far finta di niente e dedicare qualche secondo di tempo a sditare sullo schermo di uno smartphone.
A Milano sono disponibili 2 apps (qui i link per Android):

  • PULIamo (per segnalare rifiuti e bici abbandonate)
  • Ghe Pensi Mi (per segnalare gli interventi da fare nei parchi e nelle aree gioco)

Sarebbe bello che ogni città ne avesse di simili...

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