riabbraccio mia figlia partita da giorni,
mentre il centro di Dublino
sfidando la torre di Babele,
punta l’infinito e squarcia il sole.
Sotto questo verde blu d’Irlanda
l’umanità si scambia birra e sorrisi.
Violini, chitarre, flauti e banjo
fondono in concerto l’odore della terra
e delle strette strade che ti portano a casa.
Sotto questo verde blu d’Irlanda
trovi un Dio che piange perché divide.
E le bandiere, i murales, i simboli
sono la sua moderna croce
dove si uccide la pace tra gli uomini.
Sotto questo verde blu d’Irlanda
la strada scorre lenta, monastica,
il piede percorre le alte scogliere
dalla torre lo sguardo cerca il delfino o il puffin
mentre un taglio di sole ti ribalta i colori.
Sotto questo verde blu d’Irlanda
ho respirato, ho visto, ho cantato,
ho amato, odiato, bestemmiato,
provando a scrivere un nuovo atto
di questa commedia inspiegabile
che è la mia piccola, volgare, vita.
👍👋
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