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Robez - Robez4Dario




MARIA

Ol cognoset de pariment… de pariment a mi? Ah, l’hait u ti, Gabriel, in dol venter grosì, al me fiol? At n’è sgagnat ti i labri par no criar di duluri ‘nd’ol parturil? At l’hai nutregat ti? Dait de teta ol lait, ti, Gabriel?
Hait sofregà ti, quand l’è statit malad con la fever, i macc de la rosolia e i noti in pie a ninal c’ol piangeva pei prim denci? No, Gabriel, si no hait scuntat ste bagatele, no podet parlà d’aveg ol me dolori in stu mument...

MARIA
Lo conosci al par mio, pari a me? L’hai avuto tu, Gabriele, nel ventre ingrossato, il mio figlio? Hai morso tu le labbra per non gridare di dolore nel partorirlo? L’hai nutrito tu? Dato il latte della mammella tu, Gabriele? Hai sofferto tu, quando è stato ammalato con la febbre, le macchie della rosolia e le notti in piedi a ninnarlo che piangeva per i primi denti? No, Gabriele, se non hai provato queste bagatelle, non puoi parlare d’avere il mio dolore in questo momento…

(tratto da Mistero Buffo - Testi della Passione. Maria alla croce)

"Dario Fo ci ha lasciato anche questo, a mio parere uno dei testi più toccanti che abbia mai letto. E’ vero che, come i migliori lenti li scrivono i rockettari, le migliori preghiere le scrivono quelli più apparentemente distanti. Vi lovvo. Robez"

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