Dopo la strage di Manchester sono stato incerto se pubblicare l'ennesima frase di Olumenebuna o se non farlo.
Sono stato combattuto tra cercare di inseguire una strana normalità o fermarmi di fronte a quei ragazzi e bambini uccisi in una serata spensierata.
E allora posso solo scrivere una ovvietà, mai stata così ovvia: qualunque bomba, qualunque proiettile uccida o ferisca un bambino, chiunque addestri un ragazzo alla guerra, in nome di qualsiasi cosa, uccide assieme ai loro giochi anche la nostra scommessa che il mondo possa cambiare.
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