Passa ai contenuti principali

Coppie di cifre di numeri primi

Sappiate che svegliarsi una mattina, rendendosi conto che la tua vita passata è ormai descritta da una coppia di cifre 
che sono numeri primi uguali, fa il suo sporco effetto.

E fa il suo effetto anche sapere che quella descrizione è il prodotto di due numeri primi, e che uno dei due fattori 
è formato da una coppia di cifre che sono numeri primi uguali.

Sono pensieri mattutini, semifolli al limite tra l’intelligenza artificiale e la stupidità naturale, lo so.
Forse è questo il segno di un passo in più verso la saggezza che incanutisce i capelli, ammesso che non siano volati via 
e non torneranno più?

In questa piovosa giornata, dove il cervello è forse sovraeccitato dagli zuccheri in abbondanza rilasciati da un Kurtoskalacs
(a Budapest lo chiamano così, ma a Praga si chiama Trdelnik) casalingo preparato caldo a colazione, 
mi viene da fare l’ennesimo, annuale, puntuale, stato di avanzamento dell’esistenza.

E, data la descrizione della mia età, con la coppia di cifre che sono numeri primi e blaeblaebla, mi è venuto da pensare in un flash 
come riprendere in mano questo tempo ed i tempi futuri.

Mi piace disegnarli così:

Il Regno dei Cieli è un torrente di pensieri
La storia della piena che affonda i nostri cuori
Dio che rende chiara l’immagine di un mondo perduto

Il Regno dei Cieli è un torrente di pensieri
La storia della piena che affonda i nostri cuori
Dio ce ne regala un pezzetto per non farci impazzire

Il regno dei cieli è una scatola di foto
L'ombra dell'amore che ci hanno procurato
Dio talvolta scosta il coperchio e ce le lascia guardare
È lo smalto che copre l'evidenza del vuoto
E cancella gli indizi che la vita dell'uomo dentro questo mercato
Non ha significato

E allora ringrazio voi, la vita, gli abbracci, gli auguri, e anche le parole della canzone dei Baustelle, 
Il regno dei cieli” che avete letto qualche riga sopra.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Lettera dalla prima linea - racconto di Natale 2024

Veloce, come una raffica di vento che sposta la bandiera da un lato all’altro dell’asta che la lega a terra... Così ogni mia giornata cambia rapida di direzione, sempre in allerta, come da quando mi hanno messo qui, in questa fetida vita di prima linea. E allora passo le mie notti e le mie giornate a immaginare quello che sarà di me tra qualche giorno, tra qualche ora, mentre spero che il destino non mi abbia preparato qualcosa di diverso. Così adesso scrivo queste poche parole per passare il tempo prima che qualcuno o qualcosa mi assalga, nella vigilia di un Natale che si presenta con poche speranze. A poca distanza da me da me ci sono altre persone che non conosco; alcune sono anche pronte a prendere la mia vita per mantenere la loro. In queste lotte tra nani e giganti ci affrontiamo credendo ognuno nel proprio dio, messo sul tavolo per mostrare chi ha quello più potente. Non so, non potrò mai sapere cosa sarà di me domani, se sarò a bermi un chinotto su un tavolo in piazza o in giro...

Sentinelle

Siamo impasto di atomi mischiato con i sensi, trascinati nel tempo e nello spazio con i nostri drammi ed i nostri scudetti. E siamo sempre in allerta, come sentinelle, pronte a dare la vita per salvare quei legami che ci fanno sentire umani.

Vuoto - Racconto di Pasqua 2025

I l vuoto. Il nulla. L’effetto di andare a cercare una tomba e trovarsela ribaltata, scoperchiata, vuota. Non è uno dei soliti hangover. Sai, perdi qualcosa e, stranamente, ti senti prima disorientato e poi comincia ad infiltrarsi un po’ di sollievo. E solo allora le preoccupazioni che ti frenavano lasciano spazio alla voglia di fare. E’ risorto, mi dicono qui al sepolcro. Forza, si riparte.