Contare i passi, e che siano proprio quelli che servono.
Non uno di più.
Quelli.
Primo volo.
Nella testa arrivano i primi dubbi e ancora nuovi calcoli.
Primo atterraggio.
Secondo volo.
Bisogna arrivare là, già si vede la sabbia…
Secondo atterraggio.
Ultimo volo, come quello di Icaro.
Il corpo è adesso pura legge della fisica, è moto uniforme decelerato.
Terzo atterraggio, stavolta morbido.
La sabbia festeggia l’arrivo.
Il tabellone scrive numeri in metri.
È già tempo di pensare ai prossimi voli.
Commenti
Posta un commento