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Paroliamo


Per la giornata di lotta all’AIDS in radioRAI si doveva fare informazione senza pronunciare la parola “preservativo” (“Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento – si legge in una mail interna – deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se puoi sottolinea questo concetto, ma comunque con gli esperti dovremmo andare tranquilli. Resto comunque a disposizione per qualsiasi chiarimento. Grazie e buon lavoro”. Firmato Laura De Pasquale, assistente del direttore di Radio Rai 1 e dei Radiogiornali, Antonio Preziosi. 
Vedi il link http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/02/il-preservativo-vietato-da-radio-rai/174659/, dove si parla anche della smentita del ministero).

E’ una scelta. La critico, ma è una scelta.
Si elimina un termine per nascondere un problema.
E se è così, allora, anticipo una serie di termini, i primi che mi vengono in mente, che potrebbero essere vietati mentre si fa informazione;
  • crisi
  • evasione fiscale
  • inceneritore
  • mafia
  • massoneria..

Altri termini potrei scriverli in altri post: in alternativa, si può attingere dai direttori di reti e giornali.
Ma c’è una via d’uscita: esistono i sinonimi. 
E così, se non si può dire preservativo, si può sempre dire anticoncezionale, condom, contraccettivo, profilattico, goldone, gommino, guanto…

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