In un paese non molto lontano viveva un re, che regnava da molto tempo.
Aveva molti possedimenti: case, terreni, addirittura templi e, infine, una fabbrica di pizze.
Il regno era grande e dava molto da pensare: per questo il re aveva molti consiglieri che lo aiutavano a governare terre e sudditi.
La fabbrica di pizze era gestita dal conte e forniva margherite e marinare a tutto il regno.
Il ciambellano di corte aveva fiutato un affare: dato che aveva molti campi coltivati, aveva convinto il re a utilizzare i suoi pomodori per fare la passata.
Il ciambellano aveva anche un figlio ed era zio di un nipote, entrambi in età da bottega: i due ragazzi vivevano grazie alle pizze.
Il figlio andava ogni giorno in fabbrica a preparare la passata, mentre il nipote dava consigli su come decorare le quattro stagioni e le capricciose.
Così, giorno dopo giorno, con il passare del tempo.
Le pizze non passano mai di moda.
Aveva molti possedimenti: case, terreni, addirittura templi e, infine, una fabbrica di pizze.
Il regno era grande e dava molto da pensare: per questo il re aveva molti consiglieri che lo aiutavano a governare terre e sudditi.
La fabbrica di pizze era gestita dal conte e forniva margherite e marinare a tutto il regno.
Il ciambellano di corte aveva fiutato un affare: dato che aveva molti campi coltivati, aveva convinto il re a utilizzare i suoi pomodori per fare la passata.
Il ciambellano aveva anche un figlio ed era zio di un nipote, entrambi in età da bottega: i due ragazzi vivevano grazie alle pizze.
Il figlio andava ogni giorno in fabbrica a preparare la passata, mentre il nipote dava consigli su come decorare le quattro stagioni e le capricciose.
Così, giorno dopo giorno, con il passare del tempo.
Le pizze non passano mai di moda.
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