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Roma che...

Sono stato per due giorni a Roma alla conferenza degli utenti GIS di ESRI: interessantissima, ma non è di questo che riempirò le prossime righe. 
Nel tempo libero dai lavori mi sono immerso, con alcuni colleghi, nelle vie e tra la gente di Roma. 
E' stata un'esperienza breve, ma comunque ricca. 
Oltre a qualche bella idea sui GIS porto a casa anche un po' di vita vissuta; vorrei raccontarvi in breve questa cosa alla maniera del grande Enzo Jannacci, con qualche riga semiseria che è meno semi di quanto si possa pensare...

Roma che il viaggio termina alla stazione Termini, oh yeah.
Roma che se non dici "cornetto" non ti danno la brioche, oh yeah.
Roma che per ogni cosa "sapete qui a Roma come se dice?", oh yeah.
Roma che col sole e il vento ti fa sentire quasi al mare, oh yeah.
Roma che prendi il taxi e ti fanno sentire come Ayrton Senna, oh yeah.
Roma che ha bisogno di tre centrali per illuminare il Cupolone, oh yeah.
Roma che con la luna i monumenti e i colli ti fa innamorare ma non sai di chi, oh yeah.
Roma che son tutti lì davanti alla fontana di Trevi, oh yeah.
Roma che aveva la nebbia il 18 di aprile, oh yeah.
Roma che ha via Milano e Milano che però non ha via Roma, oh yeah.
Roma che Roma è Lazio ma Lazio non è Roma, oh yeah.
Roma che se il Tevere è biondo allora il Lambro ha i colpi di sole, oh yeah.
Roma che rimane nel cuore anche se le manca il duomo di Milano, oh yeah.
Roma che ha l'EUR e ce l'aveva anche quando circolava la lira, oh yeah.
Roma che è capitale nonostante il capitale non sia a Roma.
Oh yeah!

(Il testo è ispirato alla canzone "Quelli che", di cui, se volete, potete ascoltarne una versione a questo link)

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