Le notizie di oggi sugli arresti ed indagati eccellenti in Lombardia sono sicuramente ad effetto.
Sono sicuro che comunque (tanto in Lombardia, per rimanere in tema, quanto fuori Lombardia), un cittadino curioso che incrociasse un paio di dati reperibili oggi (sul web o per trasparenza dovuta degli enti pubblici), arriverebbe probabilmente da solo alle stesse ipotesi su cui sta lavorando la magistratura e che riguardano alcuni amministratori lombardi.
In questo scenario mi viene da pensare che l'unica soluzione per venire fuori da questa merda (mi si permetta la finezza poetica) è quella di investire sui nostri ragazzi a scuola, nelle nostre famiglie, di qualsiasi colore siano.
Insegnamo (o, almeno proviamoci) la legalità, la correttezza, la solidarietà e non il potere, il successo, le scorciatoie.
Forse dieci minuti tolti al lavoro in più e dedicati ai ragazzi sono il miglior tesoro che possiamo accumulare.
E, poi, informiamoci e partecipiamo; anche dal basso, per favore, ma partecipiamo.
La vera riflessione è che il sistema messo "a regime" in questi ultimi 20 anni soprattutto in Lombardia (ma non solo) è fatto per scoraggiare la partecipazione...
RispondiEliminaParlo della partecipazione vera: quella gratuita e che si riferisce a modelli ideologici stabili e universalmente riconosciuti; se un giovane (o anche uno della nostra età...) prova a proporre delle idee o delle attività di partecipazione, viene immediatamente classificato non in funzione del contenuto profondo che lo muove, ma in funzione del primo che lo ascolta e che lo assimila ad una parte o all'altra.
Chi vive la realtà del volontariato sociale o sanitario si rende quasi subito conto di questa distorsione e ne subisce le conseguenze...