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Così parlò Olumenebuna

Olumenebuna nasce alcuni anni fa anche se, come ogni divinità che si rispetti, non vi dirà mai quando.

Dichiara di abitare in quelle terre mistiche dove vivono anche altrisuoi amici santoni, eppure spesso sposta la residenza ovunque, in modo da cercare di evadere tasse ed imposte.

Per gli stessi principi morali cambia anche il domicilio, che coincide con i luoghi fisici e dell’anima dove decide di apparire.

Si può così vedere Olumenebuna stravaccato in riva al mare, sotto un albero a prendere il fresco, impegnato a librarsi in volo o, più frequentemente, imbucato in pranzi matrimoniali di persone che nemmeno conosce.

Il saggio Olumenebuna è però una divinità speciale: è lui che crede in te, non tu che devi credere in lui.

Non ha milioni di seguaci, ma è lui che segue milioni di persone contemporaneamente, anche se non si capisce come faccia.

Olumenebuna non è invadente, non sporca, non unge, in genere non piscia fuori dalla tazza, non lascia tracce di dentifricio nel lavandino.

Se lo incontri, fermati con lui e siediti in disparte.

Offrigli una birra o, meglio ancora, un chinotto: sicuramente ti inonderà l’esistenza con la sua saggezza.

La tua vita cambierà in meglio grazie ad un sorriso: in fondo, Olumenebuna è un sant’uomo proprio per questo.

E’ lui il mistico che sorride dei mistici bigotti, ragiona della scienza e della filosofia, di Marx e di Freud, passando per la fisica quantistica e Galileo.

E’ lui che usa l’ironia come grimaldello per scardinare le vite di chi si è chiuso in una corazza, virtuale o reale, e ha bisogno di un po’ di serenità per uscirne.

Allora, c’è da chiedersi: e se anche Dio ragionasse così?

Per non perdere tutta questa scienza infusa ho pensato di raccogliere (anche grazie a Laura, Mirella e Marco, persone a me care) alcuni aforismi del saggio Olumenebuna in un libretto che potete scaricare qui come epub.
Se volete contattare il saggio usate pure questa mail 

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