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Visualizzazione dei post da 2018

Racconto di Natale 2018

Tutto quello che poteva portare in dote, semmai avesse voluto sposarsi, stava schiacciato alla rinfusa dentro ad un vecchio zaino verde. Era fiero di sentirsi cittadino del mondo, anche se una parte di quel mondo, misto di armi e finta religione, lo aveva mozzato delle sue radici. Oh happy day Oh happy day When Jesus washed... Sapeva di essere in una posizione debole, di non essere nessuno perché non produceva ricchezza, non lievitava prodotti interni lordi. Di professione si definiva osservatore di stelle, lavoro prezioso per chi non vuole rimanere ancorato alle cose terrene. When Jesus washed Oh, when he washed He washed my tears away... Di lacrime ne aveva versate molte, troppe; quasi tutte quando quella maledetta pallottola tirata da un cecchino gli aveva azzoppato una gamba. Era stato un indimenticabile bacio caldo sulla pelle. He taught me how  To watch, fight and pray And live rejoicing every day… Trasportando se stesso e il suo zaino

Il calendario dell'Avvento - 11 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 11 DICEMBRE: Street art Un po' Banksy, un po' Bergonzoni...

Il calendario dell'Avvento - 10 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 10 DICEMBRE: Oggi riciclone. La storia si ripete A conferma (almeno per me), che la storia si ripete, oggi riciclo un post scritto nel 2015, nell'era della campagna elettorale eterna della Repubblica Italiana. A conferma (almeno per me) che quando si mischiano crocifissi e presepi a strategie politiche c'è da guadagnarci solo per chi ricerca il potere. Roba già vista nell'epoca antica, nel medio evo e anche oggi dai millennials. Ecco il collegamento al vecchio post https://bobbysquare.blogspot.com/2015/12/adeste-fideles.html

Il calendario dell'Avvento - 9 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 9 DICEMBRE: Sorella scrittura Sorella scrittura che mi apri la mente, che mi scavi dentro che mi riempi i silenzi di suoni immaginati, continua a starmi vicino quando mischio vocali e consonanti per far nascere parole che aprano sorrisi, emozioni o mondi da scoprire.

Il calendario dell'Avvento - 4 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 4 DICEMBRE: Lettera di Lucia all'assessore della DG Agricoltura della Regione Lombardia Fabio Rolfi Caro Assessore Rolfi, sono una bambina di 10 anni che adora le volpi. Ultimamente lei ha fatto un errore e ha messo in pratica la caccia alle volpi in Lombardia, nelle zone alpine. Capisco ad esempio la caccia al cinghiale (quello poi te lo mangi), ma alla volpe? La volpe la si caccia solo per divertimento, perchè non penso affatto che possa nuocere a qualcuno, Poi, se fosse lei una volpe, come si sentirebbe? Rifletta, per cortesia, sulla sua decisione, pensando a questo proverbio: "Mai fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te." Spero che cambierà idea. Cordiali saluti Lucia PS: una bimba da un lato, decine di migliaia di cacciatori dall'altro (NdR)

Il calendario dell'Avvento - 3 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 3 DICEMBRE: Lettera a Babbo Natale Caro Babbo Natale, anche quest'anno ti scrivo per chiederti una cortesia: manda in bagno le renne prima di decollare con la tua slitta. E' da tre anni che mi concimi il giardino fuori stagione. Con affetto. Bobby

Il calendario dell'Avvento - 2 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 2 DICEMBRE: Fiato di drago (racconto breve) Il bambino camminava nella fredda e ghiacciata giornata di dicembre. Il fiato usciva dalle sue labbra e disegnava nuvole davanti ai suoi occhi. “Vedi che le parole sono fiato di drago?” - disse. “Sì. La parole danzano nell'aria. Quelle più belle scaldano il cuore come fiato di drago” - disse il padre. E si capirono, senza aggiungere altro.

Il calendario dell'Avvento - 1 Dicembre

Provo a portare avanti questo esperimento: scrivere un minipost al giorno, fino al 24 Dicembre, come se fosse una casellina da aprire, una sorpresa da gustare. Ce la farò? Vedremo... 1 DICEMBRE: Aforisma del saggio Olumenebuna Il saggio Olumenebuna dice: "Grazie a Dio credo in Dio. Se credessi alle religioni, sarei ateo."

Non ci abbandonare nella tentazione

E non ci abbandonare alla tentazione di vivere i nostri giorni tutti uguali rincorrere finanze planetarie stracciando vesti ai nostri ideali. Di misurare il bene in dare avere e il resto vada tutto in fanteria o conquistare poi vite e saperi anche con l’uso dell’artiglieria. E non ci abbandonare alla tentazione dei falsi dei e di false religioni che lasciano le menti devastate da palle che non sentono ragioni. Di chi offre paure a basso costo e vende soluzioni a tutto tondo, chi vuole muri eretti nella vita, chi crede che sia piatto questo mondo. E non ci abbandonare alla tentazione di corpi che non sanno cos’è il tempo, eterni monumenti imprecisati da siliconi, ciprie, e dal cemento. Di ego tronfi dietro ad uno schermo, nani, danzanti, prolissi e festanti, di bulli e pupe malserviti a pranzo, di cerimonie autocelebranti. E non ci abbandonare alla tentazione di evangelisti dell'ultima ora, e di rosari da risnocciolare in un presente da ora et labora.

Racconto d'autunno 2018

Camminare nei boschi d’autunno riapre gli occhi ai colori. Un passo dopo l’altro, sul sentiero arcobaleno di foglie, nel silenzio pacifico di un dopo pioggia novembrino. Mi chiedo se il paradiso sia più o meno qualcosa di simile. Il vento soffia tra foglie e rami, come se suonasse un immenso xilofono, dove le note e le frequenze cambiano dopo ogni mio passo. I ricci dei castagni sono come le persone che ho lasciato dietro ai miei passi: se vai oltre alle spine, c’è comunque una sorpresa per te. Più o meno inaspettata, più o meno abbondante. Faccio mio l’odore umido del muschio, che trova da vivere anche sopra il sasso più inospitale. Un sussurro di tramontana fa danzare nell’aria una foglia di quercia, come fosse uno spettacolo messo in cartellone solo per me. Mi fermo ad osservare il ballo della foglia, mentre con il mio fiato disegno nuvole di vapore che fanno da quinte ad un sipario di tronchi e rami. La foglia riassume in sè tutti i colori che mi hanno già sazi

Preghiera di donna

Pader nòster che te seet in del ciel, sarà anca sant el to nòmm su tuta la terra, ma non indurre in tentazione l’omm che passa de chì, setà denter la sua machina. Pader nòster, fa’ che ‘l se ferma no da mi, in questa nott de turmenta, nott trista, che i me lacrim gutten inséma al tempuràl. Pader nòster tu liberami dal male, da tucc i bott che ho ciapàa, da tucc i dì che m’hann scavàa, per ogni òmm che m’ha dupràa. ------------------------------------------------ Padre nostro che sei nel cielo, sarà anche santo il tuo nome su tutta la terra, ma non indurre in tentazione l’uomo che passa di qua, seduto nella sua auto. Padre nostro fa’ che non si fermi da me, in questa notte di tormenta, notte triste, dove le mie lacrime gocciolano assieme al temporale. Padre nostro tu liberami dal male, da tutte le botte che ho preso, da tutti i giorni che mi hanno scavato, per ogni uomo che mi ha usata. Scritta tornando a casa, in una sera di pioggia, dopo ave

Robez canta la legionella

"Ho volutamente cercato di fare un meltin pot tra la musica universale (Inno alla gioia, inno dell’Europa Unita) e l’idea di Europa minacciata da germi portati da chissacchì. Salute, bro!" Guarda il video di Robez Perché si chiama Legionella? Perché è la malattia dei legionari, che non hanno mai operato in Austria o in Svezia o in Nordtirolo, ma hanno operato dove ben sappiamo. Lungi da me fare illazioni… E' meglio, per il bene di tutti, piantarla di vedere l’acqua o il fiume e le ricerche dovrebbero essere estese a 365 gradi. Musica: Ludwig van Beethoven - Inno Alla Gioia Parole: Marco Maria Mariani . consigliere Lega Nord Regione Lombardia Voce: Robez Base musicale: https://www.youtube.com/watch?v=bkLZ9lVJ3CQ

Ahi Settembre...

Appuntamento con l'entusiasmante brano tardoestivo di Robez sul mese di Settembre https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/settembre commentato in ammirabile lingua italana dal mio amico Paolo Parla. Rilassati, metti via il costume da bagno e ascolta...

Sass Songher

Passo dopo passo, fiato dopo fiato. Poi moschettoni e corde e, dopo ancora, passi e fiato. Siamo arrivati sul Sassongher, mi avete portato in vetta. L’ho fatto per voi, l’ho fatto con voi. Più alto di noi possono solo i gracchi alpini. Cosa ci spinge in cima è nascosto in ogni anima. E, da qui, ogni anima ha un suo disegno. Alle mie tre ragazze Il Sass Songher è una (facile) vetta dolomitica in val Badia https://it.wikipedia.org/wiki/Sassongher Foto di User:Andrj15 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26972766

Paso doble

Quante suole ho consumato, quante scarpe ho sfondato immaginando me da solo sull’asfalto e sui sassi? Ma so che ti sto inseguendo, so che mi stai inseguendo. E quelle scarpe le hai sfondate anche tu, per me e con me. NdA Il paso doble è una danza spagnola che è ben descritta su wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Paso_doble Nel calcio invece, paso doble sta per una finta doppia fatta dall'attaccante per disorientare il difensore. Memorabili i pasi doble di Luis Figo, ala dell'Inter https://www.youtube.com/watch?v=C-ghxOD8nW8

A L....o

Anche ora sei in mezzo ad un silenzio di suoni e non ti sembra vero che ancora lì ti abbracci il colore puro di una terra di silenzi. Another sound of sillence Another sound of silence. Non abbiamo ancora inventato le parole scritte, dette o anche solo provate per spiegarci come tu continui a vivere ora in un nuovo silenzio di suoni. Another sound of silence. Another sound of silence.

Luglio sì, ma l'aglio no

Appuntamento con l'inascoltabile brano di Robez sul mese di Luglio https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/luglio ammirevolmente e santamente commentato da Alessando Noseda Rilassati, munisciti di aglio di Voghiera, e ascolta...

Il cattofeticismo

E' ormai assodato il cambiamento in chiave cattolico-feticista del Ministro degli Interni. Lo abbiamo visto tempo fa maneggiare un Vangelo in campagna elettorale; anche giorni fa, a Pontida, ci è ricascato ed ha tenuto il suo discorso con un rosario al polso. Data la piega che prende il messaggio politico del Ministro, provo ad immaginare quale potrebbe essere l'oggettistica che potrebbe affiancarlo nei suoi prossimi discorsi, con tanto di foto che viaggiano sui social. Tanto per dare qualche dritta: - l'ampolla col sangue di san Gennaro; - il sacro chiodo della corona Ferrea nel Duomo di Monza; - il pannolino di Gesù (esiste, e si trova nel duomo di Spoleto); - la lingua di sant'Antonio da Padova; - uno degli svariati denti di San Giovanni Battista sparsi per l'Europa. Da cristiano, quale provo ad essere, ho un rammarico ed una certezza. Il rammarico per l'uso distorto di questi segni (che potrebbe essere anche un colpo allo stomaco

Racconto di inizio estate 2018

Sono qui, e posso guardare il mare. Anzi, il mare mi circonda. E’ parte di ogni mio respiro, con il vapore di acqua e sale che mi appartiene, entra nei miei polmoni e diventa me. La mia pelle si è fatta più secca oggi, da quando il vento ha cominciato ad accarezzarmi. Guardo in fondo la linea che separa il mare dal cielo, dove due azzurri diversi si confondono ed entrano l’uno nell’altro. Dove finisce il primo e dove inizia il secondo? All’infinito, forse. E’ così anche per ognuno di noi: dove finisco io e dove inizia l’altro? Guardo il mare, ma i miei occhi oggi non brillano, non lo riflettono. Da un mese ormai la nave su cui appoggio i miei piedi non ha un porto dove attraccare. Ho visto il mare di Libia e mi dicono che abbiamo solcato il mare d’Italia; forse vedremo il mare di Spagna o quello di Francia. Sono qui, con altri uomini, cullato dalle onde: rollio e beccheggio mi riportano alle braccia di  mia madre.

Olumenebuna. Il discorso del mercoledì: calamite

Il saggio Olumenebuna dice: “Entrate senza indugio nelle fabbriche di calamite: sono luoghi forse non bellissimi ma ricchi di attrazioni.”

Doppia cifra

C'è un giorno solo nella vita dove il conto dei tuoi anni passa in doppia cifra bambina mia. E quel giorno apri il cuore alle cifre che saranno a disegnarti il sentiero ragazza mia. Dietro alla luce delle due fiamme si incendi il buio delle paure per liberarti quando sarai tu, donna mia. 13 Giugno 2018, decimo compleanno di Lucia

Olumenebuna. Il discorso del mercoledì: lotta di classe

Il saggio Olumenebuna dice: “La vera lotta di classe ha inizio con il primo lancio del cancellino che va a buon fine.” (NdA: scritta nel tempo del nuovo governo del cambiamento di colore gialloverde)

Giugno ha la falce in pugno

Appuntamento con l'entusiasmante brano di Robez sul mese di Giugno https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/giugno ammirevolmente commentato in caratteri e voce da Marco Ardemagni Rilassati, ripassa un po' di elettrotecnica e ascolta...

Panta rei

Passa adesso in strada una Harley Davidson: quello che conta è il rumore che fa, non la bellezza di andare su una moto. Passano le foto sui profili social: quello che conta sono i like, non il contenuto dell'immagine scattata. Passano nel web i commenti ai commenti dei commenti: quello che conta sono le parole dette dietro ad un profilo anonimo, non la razionalità delle proprie idee. Passano, in questi giorni, le parole più di pancia che di testa dei maggiori leader politici: conta più la sparata ad effetto che l'interesse del Paese. Resta, almeno quella, la Costituzione della Repubblica. Per fortuna.

Olumenebuna. Il discorso del mercoledì: trapassato.

Il saggio Olumenebuna dice: “Il trapassato defunto è un tempo verbale utilizzato solo in occasione delle cerimonie funebri.”

Tema di Lucia

Quante lune nuove hanno girato su nel cielo quante nuvole vecchie le hanno nascoste o cullate. Ah, Lucia, se tu sapessi quante speranze dentro ai tuoi passi quante preghiere spedite al cielo quanto di noi dietro un tuo sorriso, quanto di te che non ci sembra vero. Ehi, Lucia, se tu riuscissi a non tenere mai i tuoi occhi bassi ad incontrare Dio, ma per davvero a non pensare che tutto è deciso a colorare questo mondo intero. Racconta dove va a battere il cuore dove l’attesa ti porta a sperare. Sì, Lucia, se ti accorgessi che sta finendo il tempo delle mani, con nuove braccia che ti sosterranno, che un pane a pezzi e condiviso è il segno che ormai sei frutto, sei campo, sei grano. Già, Lucia, se solo tu provassi a illuminare questo buio strano, tra volti e volpi che ti chiederanno se è vero che un Dio appeso a un legno lo puoi cullare sopra la tua mano. Oggi si apre qui una nuova via tu seguila se vuoi e prenditela a cuore e se lo puoi, tu piccola grande

Il nuovo che (non) avanza

Da ormai due mesi seguo il gioco del 15 (ve lo ricordate?) della formazione del nuovo governo. Siamo ormai nella palude, nell'acqua ferma, nel brodo primordiale. Viviamo in una situazione di stallo che, forse, nè Kasparov nè Karpov, mostri sacri degli scacchi, hanno mai incontrato nella loro invidiabile carriera. Veti, coalizioni da rispettare, ammiccamenti e twittate, ego vari da accontentare: tutto fa palude. Per uscire dalla palude si parla allora di nuove elezioni: ma se non cambia la legge elettorale il deja vù è dietro l'angolo. Se queste nuove forze politiche dovevano dare una mossa al Paese, al momento non si muove nulla. Prima gli italiani. Forse.

Maggio e il gonfalone selvaggio

Appuntamento con l'entusiasmante brano di Robez sul mese di Maggio https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/maggio ammirevolmente commentato da Mirella Bolondi. Rilassati, metti il giacchetto impermeabile e ascolta...

Irretimento inconsapevole

Irretire re terrieri retti e tre. Terre trite e ritrite tirerei. Tiritere, erre e riti, tette e Titti, tiri e ritiri irretirei. Questo gioco di parole nasce da una richiesta che mi ha fatto mio nipote Stefano di fargli da padrino alla cresima.  Ho scoperto che per farlo non devo essere "irretito da alcuna pena canonica..." Ossignur, mi sono detto: e che cos'è? E allora è partita la caccia a cosa sia l'irretimento per vedere se ne sono stato colpito; ma ne è venuto fuori un gioco poetico in cui si usano le sole lettere del verbo "irretire".

Aprile, ogni giorno un barile

Appuntamento con l'entusiasmante brano di Robez sul mese di Aprile https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/aprile ammirevolmente commentato da Gian Piero Cadei. Rilassati, rinnova il rosario e ascolta...

In nome di Ponzio Pilato

L'imputato si alzi... Ora passo a elencare le accuse che lo vedono a processo, secondo voi, autorità religiose e del popolo, che me lo avete portato qui. Ecco quanto è rilevante verso quest'uomo. In questi ultimi tre anni di latitanza è stato a contatto con altri uomini senza fissa dimora, come lui. Ha indetto adunanze e riunioni di popolo non autorizzate. Non ha riconosciuto le autorità religiose, screditandone gli apparati e arrivando persino a bestemmiare in loro presenza. Ha esercitato numerosi atti di magia per cercare di guadagnare fama e consenso tra il popolo. Ha violato le vostre sacre regole del sabato. Ha incontrato le persone colpite dal peccato e per questo piagate nel corpo e nell'anima. Ha parlato con le donne straniere, ha accolto vicino a sè le adultere e le prostitute. Ha deviato migliaia di persone dai percorsi della fede vera. Sebbene non ritengo che sia un pericolo per questa provincia romana, sono pronto ad ascoltare le rich

Little mother blues

Somewhere in the sky I'm looking for your smile oh little mother. Somewhere in the clouds I'm looking for your eyes, my great revolution. Somewhere around us I find our hands yeah, the fusion of our souls. Together we are the infinity. Da qualche parte nel cielo sto cercando il tuo sorriso oh piccola madre. Da qualche parte nelle nuvole sto cercando i tuoi occhi, mia grande rivoluzione. Da qualche parte attorno a noi trovo le tue mani sì, la fusione delle nostre anime. Insieme siamo l'infinito. Alla mia amica P.M.

Marzo, marzo pazzerello

l'entusiasmante brano di Robez sul mese di marzo https://sites.google.com/view/eravamo12amicialbar/marzo amorevolmente commentato da Carlo Ferreri. Rilassati, respira e ascolta...

Olumenebuna. Il discorso del mercoledì: marinare

Il saggio Olumenebuna dice: “Ho visto centinaia di studenti entrare dai cancelli con quantità enormi di aceto, limone e spezie. Cercavano di marinare la scuola.”

14 de Febrar

Senza i too oecc che sbarlusèn sota a la luna. Senza el too fiàa che sparíss in de la mia gula. Senza i too paròll che me lassèn passa in di too pensèe, incoeu el saría un alter dí bun dumà per strapàa fugliett dal mé calendari. Senza i tuoi occhi che luccicano sotto alla luna. Senza il tuo fiato che sparisce nella mia gola. Senza le tue parole che mi lasciano passare nei tuoi pensieri, oggi sarebbe un altro giorno buono solo per strappare foglietti dal mio calendario.

La mia prima volta

Me la ricordo bene, come fosse ieri, quella mia prima volta. Ero emozionato, molto emozionato. Erano giorni che quel pensiero girava nella mia testa, occupandomi ogni attimo di mente libera. Finchè non arrivò il momento di mettere in gioco tutto me stesso. L’eccitazione mi prendeva le vene, i polsi, riempiva le tempie. Era d’inverno; in me speravo che il freddo di quei momenti non mi giocasse un brutto tiro. Dovevo fare piano, molto piano: non conoscevo quali fossero le sue reazioni possibili, perchè fino a quel giorno ne avevo solo sentito parlare. Scelsi allora un basso profilo; non ci furono movimenti bruschi, niente scatti; solo delicatezza per assecondare i suoi movimenti. Le mie mani, salde, seguivano ed accompagnavano il suo procedere lento. Forse fu questa dolcezza il motivo del mio successo. Forse per questo ricordo con affetto quella mia prima volta. Sì, la prima volta che ho guidato il camper in montagna, sulla neve.